La prima domanda che ci si pone quando si desidera avviare un’attività è quali saranno le previsioni di fatturato a cui l’investimento condurrà. La seconda è, poi, legata ai tempi in cui raggiungere questi risultati di business. Affidarsi a un food franching consente di rispondere a queste domande più velocemente, grazie all’esperienza decennale sul campo del franchisor che riporta risultati di business concreti e misurabili.
Come effettuare previsioni di fatturato del tuo punto vendita
In primo luogo, in fase iniziale e precontrattuale, è premura del franchisor realizzare un Business Plan del punto vendita con una visione quinquennale del fatturato, tenendo conto del territorio in cui verrà aperto e del flusso pedonale che lo caratterizza. Per far ciò è prioritario tener conto di alcune variabili come:
- costi del personale;
- costi di locazione;
- costi di utenze e servizi come energia, rifiuti e internet.
Quest’analisi fornisce un documento di previsione in cui sono indicati gli obiettivi e i risultati economici raggiungibili con l’apertura del punto vendita. L’aspetto economico è di fondamentale importanza: bisogna essere in possesso almeno del budget iniziale a cui è possibile aggiungere un sostegno finanziario da banche, istituti di credito e fondi.
In secondo luogo, è necessario portare a termine una dettagliata analisi di mercato, che tenga conto di due fattori chiave:
- la presenza del target sul territorio, comprese le sue caratteristiche geografiche, demografiche e comportamentali;
- la presenza di eventuali competitor nell’area.
Si procede con il calcolo dell’EBITDA, il margine operativo lordo che consente di evidenziare la redditività che potrà generare l’attività, senza considerare gli interessi, le imposte, il deprezzamento di beni e gli ammortamenti.
In quanto tempo si ottiene un ritorno sull’investimento?
Affidarsi a un food franchising vuol dire beneficiare di una brand identity già riconosciuta sul territorio, con un’immagine originale che si distingue dagli altri. In generale, i tempi per ottenere un ritorno sull’investimento sono condizionati da vari fattori che dipendono da quanto il punto vendita è conosciuto sul territorio. Vediamo quali fattori influenzano le tempistiche di ritorno dell’investimento.
- Posizione del locale. Nella selezione della location è importante considerare che un food franchising è un format che spinge sull’acquisto d’impulso, comportamento che si sposa bene con quello tipico dei frequentatori delle Food Court dei Centri Commerciali e delle zone ad alto flusso pedonale.
- Tasso di attrazione. Insegna, luci, vetrine curate e pulite: nel layout dell’attività, nulla deve essere lasciato al caso. I colori, le luci e l’utilizzo del neon nelle insegne e negli elementi grafici presenti all’interno del locale hanno un ruolo fondamentale al fine di aumentare il tasso di attrazione del locale.
- Investimenti in comunicazione. Farsi conoscere significa presidiare correttamente i social. Con un franchisor dalla solida esperienza, diventa più semplice definire un piano di comunicazione che ottimizzi il budget
- Promozioni. Periodicamente, un franchisor consolidato è in grado di proporre promozioni specifiche ed eventi studiati per fidelizzare i clienti e supportare le vendite.
- Esperienza d’acquisto. Il franchising ti aiuterà anche a migliorare l’esperienza d’acquisto dei tuoi clienti. Inoltre, la formazione del personale è un cardine del food franchising. Oltre il know-how tecnico, vengono trasferite le regole fondamentali di gestione della clientela. La pulizia del punto vendita e la gentilezza dello staff, infine, potranno accelerare questo processo e rendere l’esperienza d’acquisto indimenticabile.
Una volta avviata l’attività, è compito del franchisor monitorare e dare supporto completo anche nella fase di misurazione dei risultati ottenuti durante i mesi successivi all’apertura.
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